-Oooh- esclamò stupita spalancando due grandi occhi blu notte. Si guardò intorno e si accorse che un azzurro terso lavvolgeva. Sotto di sé un tappeto bianco laccarezzava. Si sporse dove il morbido lenzuolo finiva e vide che un puntino, che sfumava dal verde acqua al blu, la incuriosiva.
Un torrente di montagna dalle acque gelide le attutì la caduta. La goccia dacqua, dopo numerose rapide e saltelli di ogni tipo, giunse in un piccolo paesino di montagna. Era appena sgorgata da una fontana di pietra grigia quando si accorse che lordinanza del Sindaco, di non bere quellacqua, allontanava i bambini.
Rattristata continuò il suo viaggio attraverso le tubature che portavano ad una grande metropoli. La fontana della piazza centrale fu la sua seconda fermata. Ma anche lì lordinanza del Sindaco vietava luso dellacqua: un torrente aveva portato del cianuro rendendola altamente tossica. Piccoli pesciolini rossi, senza vita, giacevano sul fondo.
La goccia, sempre più sconsolata, trascorse lultima parte del suo viaggio sul pianeta terra, nelle fognature che la portarono al mare. Un immensa distesa dacqua, rotta dalla schiuma bianca delle onde. Che bello! Quanta libertà!
-Penso che mi fermerò in questo paradiso terrestre finchè non evaporerò-
Proseguì il viaggio ma vide che era un disastro: i pesci soffrivano ,immondizia di ogni tipo galleggiava sull'acqua, bidoni di latta invadevano i fondali una catastrofe.
Quel bel mare blu stava morendo!
La goccia era disperata, per lei era giunto il momento di risalire in cielo ma volle esprimere un ultimo desiderio; lasciare in dono a tutti i bambini della terra un magnifico sogno per il 2000: